
“Abbiamo dovuto raccogliere i resti carbonizzati del corpo di Mohamed Ben Ali, e seppellirli vicino all’orticello che si era creato”. Così spiega il sindacalista Usb Aboubakar Soumahoro che sulla sua pagina facebook pubblica la foto del recupero dei resti carbinizzati di un bracciante, uno dei tanti invisibili, delle campagne foggiane. Si è consumata una morte atroce tra le baracche che sono andate in fiamme e fotografano il ghetto e lo stato di degrado e sfruttamento a cui sono condannate queste persone dal caporalato.
Poi Soumahoro promette di dare voce a questi invisibili: “Oggi siamo in viaggio verso Villa Pamphili dove domani porteremo il dolore e le sofferenze degli invisibili che l’attuale politica ha deciso di ignorare”.