
Napoli-Genoa 6-0. Punteggio tennistico e in gol tanti calciatori. Sono 8 le reti in queste prime due giornate da quando in campo ha messo piede Victor Osimhen a Parma trasformando l’11 azzurro in una macchina da gol. La montagna nigeriana apre voragini per i falchi alle sue spalle. In primis Hirving Lozano che sta dimostrando tutto il suo valore con la cura Gattuso e il ruolo giusto in campo. E poi il solito Mertens con gli arieti Zielinsky, Elmas e Politano a completare la sestina vincente.
L’unica nota stonata è lo stiramento di Loranzo Insigne che è uscito a metà primo tempo. La squadra azzurra è un cantiere che mostra quali sono, però, i suoi punti fermi. La capacità collettiva di adattarsi a moduli diversi: il più attentto 4-3-3 e lo spregiudicato 4-2-3-1. Koulibaly in difesa, Ruiz a centrocampo e Osimhen sono la spina dorsale intorno alla quale si può muovere questo modulo camaleontico tra fantasia, gioco e fase difensiva da migliorare.
Ora ci sarà la Juventus a Torino. La sfida arriva troppo presto o forse nel momento giusto per capire dove può andare questo Napoli targato Gattuso, con tanti giovani affamati e campioni che come Ciro Mertens e Lorenzo Insigne che vogliono restare nella storia del club. Il campionato è solo all’inizio e sarà un cammino lungo, adesso la parola d’ordine è divertire i tifosi e smentire gli scettici.