“Ennesima “malattia di massa” di 11 agenti di stazione della Metropolitana e di 3 capiservizio delle Funicolari. Ormai non ci sono più dubbi: da giorni, da settimane è in atto un attacco criminale e premeditato da parte di addetti al servizio Pubblico Anm ai danni dei napoletani e della città in un momento storico di grande sofferenza, di pandemia, e con la Galleria Vittoria chiusa. Tutto ciò ormai non è più sopportabile”.
Sono queste le parole di fuoco scritte dal sindaco Luigi de Magistris sulla sua pagina Facebook. Sono accuse pesanti che hanno scatenato molte critiche e reazioni dure, soprattutto in ambito sindacale.
A reagire immediatamente è l’Unione sindacale di base Campania: “ancora una volta siamo costretti ad apprendere dai Social le dichiarazioni del Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, a proposito dei lavoratori ANM e del presunto disegno criminoso che sarebbe in atto contro il Trasporto Pubblico napoletano”.
“Il Sindaco si scaglia contro gli 11 agenti di stazione e dei tre capiservizio delle funicolari ammalati senza sapere che – particolarmente in questo periodo di crisi pandemica – le norme sanitarie sono abbastanza rigide verso lavoratori che con segni e sintomi influenzali abitualmente sarebbero andati, comunque, a lavorare mentre tace sulle carenze storiche e strutturali dell’intera rete del trasporto cittadino e metropolitano le quali sono l’autentica causa del disservizio di queste settimane”, prosegue la nota di Usb.
Per l’Usa “i Sindaco e l’intera Amministrazione conoscono chi sono i responsabili di questa situazione di sfascio: le politiche dei governi nazionali, quelle dell’amministrazione regionale di De Luca e i vari consigli di amministrazione delle società di trasporto”.
A fronte di questa situazione “De Magistris punta, minacciosamente, il dito contro coloro i quali – le lavoratrici e i lavoratori – stanno prestando il loro servizio ben sapendo che l’Amministrazione Comunale è inadempiente su molte questioni riguardanti i Protocolli di Sicurezza Covid, sia nel trasporto su ferro e sia su gomma”.
L’Unione Sindacale di Base non si unisce alla “canea contro i lavoratori” e chiede al Sindaco di Napoli “di modificare profondamente le sue dichiarazioni che offendono la dignità dei lavoratori e calpestano norme e diritti sindacali vigenti”.
L’Unione Sindacale di Base “è sempre stata disponibile a discutere in tutte le sedi le varie problematiche che attanagliano il TPL ma questa disponibilità non può mai manifestarsi mentre vengono minacciati i lavoratori”.
“Rivolga altrove i suoi strali il Sindaco De Magistris e – almeno in questa arco di tempo finale della sua sindacatura – dimostri di individuare, per davvero, dove stanno i responsabili dello sfascio del Trasporto nella nostra città”, conclude la nota del sindacato di base.