“Scuola e cultura importanti contro le mafie ma anche le famiglie hanno responsabilità”. Lo ha dichiarato il Procuratore nazionale antimafia Federcio Cafiero De Raho intervenendo nella trasmissione Più di così su Radio Crc.
“La cultura è lo strumento più efficace per battere le mafie che sono ignoranza. La cultura porta a sentimenti di condivisione e solidarietà, le mafie hanno la cultura opposta. La scuola è lo strumento più importante per contrastarle. Ho esperienza quotidiana che in questo momento il collegamento telematico non si ha minore impegno dei ragazzi che continuano a studiare con partecipazione e dipende dai genitori a controllare: in casa hanno responsabilità più grande, invece si nota che spesso i ragazzini sono in strada senza mascherina. Quindi anche la famiglia deve fare il suo dovere”, ha dichiarato Cafiero De Raho.
Sulle infiltrazioni nell’economia in questa emergenza Covid il Procuratore spiega: “Le mafie hanno un problema: la collocazione delle liquidità. Laddove le imprese hanno problema inverso, manca la liquidità in questo momento, come alcuni settori relativi a ristorazione e alberghi, e diventano più deboli, una terra di investimento del danaro contante. La forma più agevole per infiltrarsi è quella del prestito, mezzo attraverso il quale i flussi di denaro entrano nelle imprese e stringono un legame: di volta in volta si impossessano dell’aziende soprattutto quando i soldi non vengono restituiti. Così l’impresa al proprio interno hanno soggetti che si nascondono dietro chi ha fatto attività economica”.
Sul caso Arzano e il pericolo di infiltrazione nella protesta De Raho chiosa: “dove c’è la possibilità di strumentalizzare emergenze la camorra si muove per prima, soprattutto quando sono utilizzati mezzi violenti e collettivi come i movimenti di massa. Molto spesso è la stessa camorra ha spingere per le manifestazioni”.