
Tensione, cariche, petardi e scontri a Napoli alle 23. Lanci di cassonetti e lacrimogeni della polizia in una notte di fuoco. Aggredita una troupe di Sky Tg 24. Contro il lockdown al grido “libertà” e cori sono contro De Luca, passato dal 65% ad essere nemico pubblico dopo un mese dalla sua rielezione. Un corteo spontaneo è partito dal centro storico con centinaia di persone diventate migliaia lungo il tragitto fino al lungomare.
Commercianti, partite Iva, animatori, giovani, ristoratori. Una massa di soggetti sociali si muove spontaneamente, con rabbia e armati di telefonini per le dirette. Blocchi, presidi e comizi anche in altre zone della provincia: da quella vesuviana a Forio d’Ischia, da Chiaiano e alla provincia di Caserta.
I social rappresentano l’aggregatore di queste proteste e di questa insoffenza di chi ha il terrore di non avere alcuna prospettiva economica. Questa notte doveva essere il coprifuoco e invece è esplosa la pentola pressione dopo l’annuncido dello sceriffo solitario che alle 15 aveva annunciato il lockdown.