Dopo gli scontri di piazza de Martiri i promotori della manifestazione parlano alla luce del sole e rivendicano chi ha promosso l’iniziativa. Le modalità non hanno a che vedere con le tensioni di Santa Lucia. Davanti la sede di Confindustria è stata lanciata settimane fa da un’assemblea di centinaia di delegati di settori del mondo del lavoro in crisi e si inserisce nel processo di costruzione del patto d’azione per il Fronte Unico Anticapitalista.
Si Cobas, sigle dei disoccupati, precari, lavoratori dello spettacolo, studenti, facchini, portuali, operatori socio-sanitari. Questi i soggetti che hanno dato luogo a manifestazione con un chiaro obiettivo politico.
“Il presidio ha deciso di coprire di rosso la facciata di Confindustria, responsabile dei contagi sui posti di lavoro durante la pandemia e delle 4 morti al giorno sul lavoro sacrificate in nome del profitto. Mentre molti manifestanti erano già in movimento, distanziati e in sicurezza, verso la Prefettura e la Regione, i cordoni della polizia hanno impedito al resto del corteo di muoversi, aggredendo deliberatamente una manifestante, come si può vedere chiaramente dai video. Una gestione dell’ordine pubblico sempre più vicina a logiche di strada e non di piazza: questa ha causato l’inizio dei disordini e minacciato il distanziamento del presidio. Noi abbiamo resistito per difendere la piazza e il nostro diritto a poter manifestare, come sempre abbiamo fatto. Dopo le minacce di lockdown, la crisi sociale dovuta alla pandemia, si utilizza l’emergenza per impedire a lavoratori e lavoratrici di manifestare in città”.
Così scrivono pubblicamente in una nota gli organizzatori contestando la scelta di essere caricati e sgomberati dalla piazza.
“È evidente che crea dei problemi il tentativo di innescare un processo di unità dei settori in crisi, così come è un problema una manifestazione organizzata e determinata dopo i disordini sotto la Regione di 2 giorni fa. Questi problemi innescano una gestione scellerata dell’ordine pubblico. Questo ovviamente non ci fermerà. Lunedì saremo al fianco degli Oss e dei disoccupati proprio per ribadire che questo è un percorso di costruzione e di prospettiva che non si esaurisce con una giornata di lotta. Per quella occasione lanciamo una conferenza stampa per chiarire pubblicamente la dinamica degli scontri di Sabato 24 Ottobre a Confindustria, per spiegare i punti per una ripresa che migliaia di proletari necessitano, per rilanciare la mobilitazione che proseguirà nei prossimi giorni”, conclude la nota.