
Lo sceriffo senza distintivo e senza cappello. Giù la maschera per De Luca, un coro unanime di condanna per la sua azione irresponsabile di venerdì 23 ottobre con la minaccia di un lockdown che mai poteva applicare. Su questo giornale avevamo chiesto: a che gioco stai giocando? Quella stessa minaccia è diventata una miccia per gli animi già elettrici e ha consentito quelle infiltrazioni di chi tra Roma e Napoli sta soffiando sul vento di un’idea eversiva.
Il giorno dopo la clamorosa marcia indietro del governatore al tavolo Conferenza Stato-Regioni dove gli hanno fatto capire che soldi non ci sono per il suo “piano economico”. E così si seguirà il Dpcm nazionale. Poi c’è la scelta comunicativa brutale di mostrare una lastra e l’invettiva contro le mamme sono scene “indecorose” come ha affermato lo scrittore Maurizio De Giovanni.
La Campania è fuori controllo, bisogna ribadirlo. Perché dall’altra parte il sindaco di Napoli ormai a fine esperienza si lascia andare al solito personalismo in una battaglia tra istituzioni che ha indebolito questo territorio sul tavolo nazionale.
Sanità, trasporti, scuola, welfare e lavoro: questa regione paga 20 anni di classe politica fallimentare ed è per questo che ci troviamo impreparati ad affrontare un’emergenza sanitaria diventata una polveriera sociale. Fate tutti un passo indietro.