
Il Sud brucia, la tensione aumenta e si sente ormai aria di rivolta. Dopo Napoli anche Salerno, Catania e Palermo hanno visto centinaia di persone in piazza e soprattutto momenti di grande tensione.
A Catania sono state lanciate bombe carta contro la polizia. A Salerno i commercianti volevano raggiungere la casa del governatore De Luca, ormai presidiata dalle forze dell’ordine come fosse un bunker ad alto rischio di sicurezza.
A Napoli ieri sera nel quartiere Vomero si è svolto un nuovo corteo violando il coprifuoco mentre oggi alle 18 è attesa una grande manifestazione in piazza del Plebiscito con il tam tam sulla rete e sulla chat. Molte sigle sindacali di base, centri sociali e associazioni stanno aderendo: l’orario è quello di riferimento per la chiusura delle attività di ristorazione.
Il Mezzogiorno brucia, Napoli è la sua capitale della rivolta. Chi vive di sommerso, di espedienti e alla giornata non ha più nulla da perdere.