Dopo circa due anni dal suo ingiustificato licenziamento Giuliano Granato – operaio alla Klevers Italiana di Arzano (Napoli) – ha vinto la causa di lavoro presso il Tribunale di Napoli Nord. È arrivata la sentenza che accoglie il ricorso, approntato dall’avvocato Pino Marziale, che stabilisce la nullità del licenziamento a causa “dell’insussistenza del giustificato motivo e perché ritorsivo per motivi sindacali”. Il giudice ha disposto il reintegro di Giuliano nel posto di lavoro e il completo risarcimento pari a tutte le retribuzioni non ricevute.
“È arrivata, dunque, ad una positiva conclusione una vicenda giudiziaria e politica particolarmente odiosa che colpiva – con il metodo della rappresaglia – un operaio che aveva osato introdurre il sindacato – l’Unione Sindacale di Base – in una fabbrica dove, evidentemente, non era gradita la presenza di una voce che provava a tutelare e rappresentare le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori”, scrive il sindacato di base della Campania.
In questi lunghi mesi a Giuliano sono arrivati attesti di stima e di solidarietà da parte di tutta l’Unione Sindacale di Base oltre, naturalmente, a quelli di numerose associazioni e di variegati movimenti di lotta da Napoli e da ogni parte d’Italia.
“A difesa di Giuliano – scrive l’Usb Campania – ha agito non solo la competenza del suo collegio difensivo ma anche la continua mobilitazione (il corteo ad Arzano nei giorni successivi al licenziamento, i continui presidi alla sede del Tribunale dove si svolgevano le udienze) che ha costantemente denunciato il clima dispotico che si registra nella miriade di piccole e medie imprese dell’area metropolitana di Napoli dove i diritti sindacali e la dignità dei lavoratori sono derisi e calpestati.”
Da questo punto di vista la vittoria giudiziaria di Giuliano Granato “è un incoraggiamento a rompere questa asfissiante cappa antisociale per avviare un serio lavoro di sindacalizzazione di migliaia di lavoratori a cui vengono lesi diritti e consistenti quote di salario”.