
Da La Voce di New York, Massimo Jaus – Il fittizio mondo della realtà alternativa che Donald Trump con i suoi cortigiani aveva creato alla Casa Bianca, sta crollando. Le falsità si scontrano frontalmente con la verità.
La maggior parte degli americani, quasi 72 milioni, lo hanno bocciato. Il conto non è ancora arrivato, ma è per strada.Un Trump combattivo, infuriato, minaccioso, carico di rancore, twitta di fermare il conteggio dei voti, fa telefonare al genero, Jared Kushner, alla Fox News, la stazione televisiva che per quattro anni è stata il suo altoparlante, perché nella copertura delle elezioni, Fox News assegna l’Arizona con i suoi 11 Electoral Votes a Biden senza che il conteggio sia finito e senza l’ufficialità del risultato.
Parole concitate con Rupert Murdoch, editore del giornale, che fino a ieri aveva messo l’impero dei suoi media al servizio della Casa Bianca. Secondo Vanity Fair a telefonare sarebbe stato invece lo stesso Donald Trump. Fox News non ritratta e due giorni dopo continua ad assegnare la vittoria a Biden.
La furia del presidente, una volta scaricato dai suoi alleati, va oltre. Manda Tweet alla Kim Jonh-un. “Fermate il conteggio” scrive, suscitando ilarità e tristezza, mostrando come sia rimasto prigioniero della sua narrativa fuori dal contatto con la realtà.
Ordina ai suoi avvocati di citare in giudizio Stati, governatori, responsabili degli uffici elettorali. Chiede riconteggi di voti anche negli Stati che non hanno finito di contarli. Come se fosse Charlie Chaplin nel “Grande Dittatore” sdraiato sulla scrivania con il mappamondo in mano.
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