Per lo stabilimento Whirlpool di Napoli “dobbiamo trovare, e lo stiamo facendo, un imprenditore serio che voglia investire in quella fabbrica, e metteremo a sua disposizione tutti gli strumenti” approntati per far restare l’azienda. In questo senso, in questa ricerca, sono “in corso interlocuzioni fondate e serie”. A riportarlo è l’agenzia stampa Dire.
Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli lo dice nell’aula del Senato rispondendo a un’interrogazione nel corso del Question time. Per il caso Whirlpool “il tavolo permanente al ministero dello Sviluppo economico, con il ministero del Lavoro, e’ stato aperto nel 2019 quando l’azienda comunicò che entro lo scorso ottobre avrebbe chiuso lo stabilimento”, ricorda Patuanelli.
Ciò detto, “le motivazioni” per la chiusura le “abbiamo comprese fino a un certo punto”, dice il ministro, visti gli “investimenti, tanti negli anni” per “linee di produzione all’avanguardia, automatizzate e con grande produttivita’”. Allora, sottolinea Patuanelli, “e’ stato sbagliato il prodotto, ma in tal caso non si chiude lo stabilimento e si cambia il prodotto”.
È stato approntato “un pacchetto senza precedenti” di interventi “a disposizione di Whirlpool”, aggiunge Patuanelli, e ora si deve “fare di tutto per far restare a Napoli ” la produzione facendo si’ “che gli occupati non perdano il lavoro ma rimangano operativi in quello stabilimento, anche se con un altro gruppo”.
Per quel che riguarda gli occupati dello stabilimento Whirlpool di Napoli “lo stipendio è garantito fino al 31 dicembre”. Ciò detto, “noi non dobbiamo trovare un supporto economico agli operai che restano senza lavoro” ma “trovare un imprenditore serio che voglia investire in quella fabbrica.