Non si sono placate le polemiche per il taglio di corse Eav e arriva l’annuncio di uno sciopero in Campania. Proprio i sindacati sono stati indicati dal presidente Umberto De Gregorio come responsabili di una situazione all’interno dell’emergenza ma l’Unione sindacale di base risponde con questa decisione: uno sciopero di 4 ore per mercoledì 25 novembre 2020 dalle ore 9:00 alle 13:00 nelle aziende EAV, CTP, ATC Capri, CLP Caserta e Sippic Funicolari Capri, con un presidio statico davanti alla Prefettura di Napoli alle ore 10:00 insieme ai lavoratori della Scuola e della Sanità.
“Da diversi mesi – come Unione Sindacale di Base – denunciamo che le misure messe in atto dal Governo, dalla regione Campania e dalle aziende non sono adeguate a gestire l’emergenza sanitaria e garantire il sacrosanto diritto alla mobilità dei cittadini utenti del servizio. A questo proposito abbiamo chiesto alle singole aziende e a tutti i livelli istituzionali coinvolti interventi reali e strutturali per restituire ai cittadini un servizio pubblico sicuro e dignitoso che risponda in modo efficiente alle reali esigenze dei territori in una situazione di lavoro sano e rispettoso degli operatori del settore”
“Sotto l’aspetto delle misure a sostegno dei lavoratori del TPL nulla è stato fatto dalla Regione Campania – a fronte degli importanti interventi economici ricevuti dal Governo – per assicurare che in tutte le aziende fosse garantita la copertura al 100% dello stipendio dei lavoratori in cassa integrazione. A questo si aggiunge la nota difficolta da parte delle società CTP e ATC di Capri – entrambe sotto il controllo della Città Metropolitana di Napoli – di assicurare lo stipendio mensile e i ticket ai lavoratori”, continua l’Usb.
“L’Unione Sindacale di Base si opporrà con forza nei confronti di tutte quelle Azienda che a fronte del calo dei passeggeri prevedano provvedimenti scellerati con una violenta riduzione delle corse per “ottimizzare” il netto calo degli incassi. Provvedimenti, come quelli adottati dall’EAV, che vanno nella direzione contraria di quelli che dovrebbero essere fatti in questa delicata fase emergenziale a tutela della salute pubblica”, conclude la sigla sindacale di base.