(G.M.) – La terra trema a Vigliena ma non c’entra nulla il terremoto. Panico tra i cittadini a San Giovanni a Teduccio, quartiere della periferia orientale di Napoli. A causare il tremore dei palazzi sarebbe stato un incidente nel vicino porto commerciale lo scorso 28 dicembre. A denunciare il fatto è stato Vincenzo Morreale del Comitato Civico dopo le tante segnalazioni dei cittadini.
“La nave da crociere MSC Preziosa ha urtato sulla banchina del nuovo «Terminale Contenitori di Napoli Levante» di Vigliena. L’urto con la banchina, replicato più volte, ha causato forti vibrazioni sui fabbricati di via Vigliena. Le scosse scambiate per un sisma sono state avvertite anche in via Comunale Ottaviano e non solo. La Preziosa ha di fatto inaugurato ufficiosamente il nuovo molo nel peggiore dei modi”, scrive Morreale sulla sua pagina Facebook.
Parliamo di una nave con una stazza di circa 140.000 tonnellate, lunga 333 metri, alta 67 metri. Sotto al post denuncia sono arrivate le testimonianze di alcuni residenti: “È assurdo, io ero convinta fosse una scossa di terremoto tali erano le vibrazioni che sono state avvertite distintamente in tutta la casa. E d’altro canto mi sembrava strano potesse essere solo il forte vento a causare quel movimento così brusco e violento”, dice una giovane.
“Alcuni residenti hanno contattato la Municipalità – prosegue Morreale – La versione ufficiosa è stata quella che la nave avrebbe rotto gli ormeggi per le forti ondate e le violente raffiche di vento. Se ciò corrisponde al vero c’è di che preoccuparsi considerato che nel canale, nel quale è ormeggiata la nave, transitano navi cariche di carburante, di gas e di tonnellate di merci di ogni tipo. Per non citare l’oleodotto e la turbogas che insistono nello stesso ambito”.
“Del resto, più volte, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha evidenziato i rischi connessi al canale di navigazione di Napoli Levante nonostante ci sia la protezione della diga foranea. Ancora adesso è aperto l’iter per la costruzione di una piattaforma petrolifera oltre la diga foranea e la collocazione di nuovi depositi costieri di gas (follia pura)”, conclude Morreale.