
( G. M. )“Abbiamo finito la nostra giornata in associazione un’ora fa, quando abbiamo notato quest’uomo ferito sui cartoni della spazzatura. Ha il volto tumefatto, a tratti perde conoscenza e si addormenta”. Il racconto-denuncia della Onlus di Figli in famiglia inizia dall’uscita degli operatori dalla sede di via Ferrante Imparato a San Giovanni a Teduccio, periferia est di Napoli.
Sulla pagina facebook l’associazione grida che “il 118 è stato chiamato alle 19, ci hanno detto che non hanno la possibilità di venire adesso. È passata un’ora, il signore anziano si sveglia quando gli urliamo e accusa dolori ovunque”.
Poi una seconda telefonata: “intanto richiamiamo il 118 e ci dicono di avere difficoltà a raggiungerci e che siamo obbligati a restare qui per non essere denunciati per omissione di soccorso. Certo che restiamo qui, ma non per la minaccia velata dei soccorritori che ancora non arrivano e che scaricano sui cittadini la responsabilità di questo mancato soccorso.
Restiamo qui perché è inaccettabile che nel 2021 si rischi di morire perché dopo più di un’ora i soccorsi non arrivino”.
Solo dopo le 21 l’uomo è stato trasportato in ospedale: “il signore è stato portato in ospedale. Non lo conosciamo, non è della zona. Abbiamo lasciato il numero di Carmela per essere aggiornati sulle sue condizioni”.
Sul caso è intervenuto il senatore Sandro Ruotolo: “nel 2021 non può accadere quello che denuncia l’Onlus di San Giovanni a Teduccio, quartiere della periferia est di Napoli. Il diritto alla salute è sacro. Vogliamo sapere dai responsabili del 118 il perché di questo intollerabile ritardo”.