Da Castel di Sangro in poi Ringhio aveva capito che con Osimhen il Napoli poteva diventare una macchina da gol con il 4-2-3-1 e così stava accadendo. Mertens alle spalle, Insigne a sinistra e Lozano a destra. Con gli infortuni del nigeriano e del belga tutto è saltato. Petagna si impegna e Politano la mette anche dentro ma quel modulo non funziona per tutti. Allora gli infortuni dettano le varianti 4-3-3 o 4-5-1 ma emerge un’altra debolezza: la mentalità.
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