“Tutti possono fare di più. Anche Maresca può fare di più, compreso lui che fa 2 ore il magistrato e 10 il candidato”. Lo ha dichiarato il sindaco Luigi de Magistris intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
De Magistris ha attaccato il pm antimafia in campo per le comunali rispondendo alle critiche sul Comune relative alle ultime violenze di gruppo da parte di minori: “Da tempo sto segnalando questo rischio. La chiusura delle attività diventa spazio per queste scorribande criminali. Maresca non può rendersi conto cos’era Napoli prima della pandemia. Poi bisogna chiedere alle forze di polizia maggiore controllo. Bisogna mettersi in discussione, non è trasparente andare in giro a fare campagna elettorale mentre si è in servizio: Maresca sta facendo un grande danno alla magistratura”.
Sul Governo Draghi l’ex pm, candidato a presidente per la Regione Calabria, ha sottolineato le tensioni nel Movimento 5 Stelle: “Non ci trovo nulla di buono in una maggioranza dove dentro ci sono tutti. Si assiste a un commissariamento della politica e un tentativo di smarcarsi. Vedere Di Maio con Brunetta, Orlando con Giorgetti, è un quadro che fa comprendere a che livello sia scesa la politica. Draghi è una persona autorevole ma l’amarezza è che non ci siano giovani e donne, soprattutto non c’è il Sud. Questo fa capire dove vira questo Governo. Le posizioni sono apparentemente opposte. Se riteniamo che esistono ancora divisioni in questa maggioranza le contraddizioni esploderanno su temi come lavoro e migranti. Per quanto riguarda invece i 5 Stelle ai loro elettori avevano detto di voler rompere con il sistema e oggi si ritrovano anche con Berlusconi, dopo Lega e Pd. La loro base non può tollerare un’operazione politica di questo tipo. Lo scenario non sarà di solidità politica ma di un Governo che ci deve essere per affrontare questa fase”.
E ha poi aggiunto: “Non ha torto Bersani perché dicono ‘No con de Magistris’ e poi vanno con Berlusconi, Renzi, Salvini. Questa è un’operazione che fa conservare il posto di ministro tanto da tradire il Movimento: la fotografia Di Maio con Brunetta è la fine dei 5 Stelle”.