Da Libera a Ya Basta, da Legambiente ai parlamentari Migliore e Ruotolo. Arrivano le prime adesioni per il Manifesto-Appello “Brusciano libera dalle camorre” dopo le minacce e la sfiducia nello stesso giorno al sindaco Giuseppe Montanile.
Nell’incipit del Manifesto si riassume la vicenda: “solidarietà al sindaco di Brusciano, Giuseppe Montanile che ha denunciato, testimoniato e fatto arrestare due persone accusate di aver tenuto sotto sequestro un ragazzo. Da giorni subisce pesanti minacce, non sono le prime, ed ora è destinatario di una misura di vigilanza disposta dal Prefetto di Napoli a tutela della sua incolumità personale. Con uno strano tempismo sei consiglieri della sua stessa maggioranza, insieme ad otto dell’opposizione firmano le dimissioni davanti al notaio decretando la caduta dell’amministrazione comunale in carica da due anni. L’accusa rivolta al primo cittadino è quella di occuparsi di criminalità che non rientra nelle prerogative del sindaco. Nel mirino finisce anche un Consiglio comunale straordinario tenuto all’interno del rione 219 e l’ espressione “Comune decamorrizzato” pronunciata da Montanile. Non tutti i presenti gradiscono il proclama del sindaco. È un crescendo di tensioni che s’incrocia anche e soprattutto con l’attività amministrativa di questi mesi, portata avanti dal sindaco e dalla giunta, volta alla totale discontinuità con le ‘pratiche del passato’ “.
I promotori chiedono al ministero dell’Interno “una Commissione d’accesso per verificare se nella ‘Casa Comunale’ esistano condizionamenti esterni, interferenze indebite che influiscano sullo svolgimento sereno e legale delle attività amministrative”
“Abbiamo espresso la nostra solidarietà al sindaco di Brusciano Giuseppe Montanile, finito sotto tutela per le minacce subite e poco dopo decaduto per le dimissioni contemporanee di sei consiglieri della sua stessa maggioranza, insieme ad otto dell’opposizione. Ci ha raccontato una serie di episodi gravi e inquietanti accaduti in questi mesi di sindacatura. Crediamo che sia opportuno accendere un faro di legalità sul Municipio di Brusciano e si valuti l’ipotesi di nominare una Commissione d’accesso per verificare se nella ‘Casa Comunale’ esistano condizionamenti esterni, interferenze indebite sullo svolgimento sereno e legale delle attività amministrative. Per questo motivo depositeremo nei prossimi giorni un’interrogazione rivolta al ministro dell’Interno. Abbiamo percepito un clima pesante e d’isolamento, lo Stato deve riportare nei luoghi, come il rione 219, la bandiera italiana per tutelare gli onesti, la stragrande maggioranza degli abitati di Brusciano, che subiscono il potere della camorra. La politica deve rinnovarsi adottando un codice di autoregolamentazione e garantire candidature pulite e di discontinuità, ecco perché nasce il Manifesto-Appello per Brusciano libera dalle camorre a cui hanno aderito associazioni, società civile e comitati impegnati sui territori”. Lo dice il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.
Con Giuseppe Montanile sempre.Una persona onesta e leale impegnata da anni su un territorio devastato dalke mefie.
Non lasciamolo solo