
Diaspora arancione: Dema dilaniata dalle divisioni
Botta e risposta nel giro di mezz’ora tra Alessandra Clemente e Sergio D’Angelo, i due candidati a sindaco della diaspora arancione. Il confronto a distanza è avvenuto durante la trasmissione Barba&Capelli su Radio Crc.
“Il mio è stato un appello all’unità – ha esordito D’Angelo in parte accolto dalle forze progressiste e democratiche della città, entro la fine di aprile sapremo il candidato sindaco e il programma della nuova consiliatura. Il mio appello era rivolto anche a Dema, se a livello planetario sono valse le ragioni per fare un Governo con dentro tutti, anche a Napoli si potevano far valere le motivazioni per unirsi in questa fase difficile e condividere forze programmatiche, progressiste, civiche, sociali e ambientaliste”.
E poi ha aggiunto: “Il mio appello poteva essere accolto anche da Dema, si doveva fare uno sforzo collettivo, non in continuità con l’esperienza passata ma, recuperando quanto di buono è stato fatto in questi anni. Sappiamo che le contraddizioni che vediamo oggi, non sono solo il frutto degli ultimi dieci anni ma dei trenta di governo della città. Tutti avrebbero dovuto fare un bagno di umiltà e mettersi a disposizione di Napoli”.
D’Angelo sulle candidature ufficiali a sindaco di Alessandra Clemente e Antonio Bassolino ha lanciato alcune frecciate: “Per quanto riguarda Alessandra non intravedo alcun progetto politico, parla di dieci anni passati, di sé stessa e del suo rapporto con la città. Lo stesso Bassolino che, personalmente ricordo con affetto, ci parla di sé stesso e delle esperienze passate, con difficoltà evidente ad avere uno sguardo in avanti. Io non sono già candidato, a fine mese avremo un quadro più chiaro con situazioni e programmi ben delineati, fondamentale deve essere l’ascolto dei cittadini e delle organizzazioni di rappresentanza”. Sul toto nomi che include anche esponenti come l’ex ministro Manfredi ha detto: “Stiamo a vedere, si tratta di personalità importanti, al momento non sappiamo ancora nulla su programmi e perimetro di alleanza”.
La risposta di Alessandra Clemente è arrivata poco dopo: “l’Abc è una punta di diamante dell’Amministrazione, per la nostra battaglia vinta dell’acqua pubblica e con l’approvazione del bilancio, finalmente finisce una stagione commissariale ed è naturale andare ora verso la composizione di un CDA. Stimo Sergio e credo sia una ricchezza, temo, sul piano politico, che si vada in modo pericoloso verso una frammentazione e divisione. Si devono mettere, in primis, al centro idee e programmi che uniscano per la città. Quando si aprirà la campagna elettorale sarà importante salvaguardare le battaglie di questi anni, senza lasciare Napoli alle forze di destra. Io lavoro a un progetto di città che unisce”.