Deposito Gas a Napoli Est: Potere al popolo di Napoli e la parlamentare Doriana Sarli rilanciano l’opposizione al progetto.
“Come Potere al Popolo aspiriamo ad un sistema economico socialmente ed ambientalmente sostenibile nonché basato sulle persone e non sul profitto, in cui l’economia lineare dei combustibili fossili e dell’estrattivismo venga soppiantata dal’economia circolare delle fonti rinnovabili e del riciclo della materia, un sistema economico cioè alternativo a quello attuale nella consapevolezza che all’interno del sistema capitalistico, dominato dalle leggi del profitto e dei mercati, non cè il rispetto dei diritti dell’uomo e della natura e persino il futuro del nostro pianeta viene compromesso”. Scrive il coordinamento cittadino del partito che pubblica anche la lettera della ex parlamentare grillina Doriana Sarli.
“Sempre attenta alle questioni ambientali ed ai disagi sociali della nostra città – scrive Pap Napoli – sostiene la lotta contro il ‘disastro annunciato’ di Napoli Est e la necessità di una sua bonifica, ed al riguardo scrive una lettera al Ministro Roberto Cingolani. Pertanto, pubblichiamo e condividiamo la segnalazione e l’invito che la deputata ha inviato al ministro della Transizione Ecologica per confrontarsi con chi il territorio lo vive e bloccare quest’opera che rischia di essere solo un ennesimo disastro ambientale”.
La lettera
“A Vigliena (Area orientale di Napoli) si trova il Terminal Petroli del Porto di Napoli. La società Kuwait Petroleum Spa (Q8) gestisce l’area destinata al traffico dei prodotti petroliferi (benzine, jet fuel, gasoli, oli combustibili). Solo per la società Q8 si movimentano su quest’area ogni anno oltre 3 milioni di tonnellate di carburanti destinati allo approvvigionamento energetico del Sud e di parte del Centro Italia. L’attività del terminal si sviluppa su due segmenti: il principale riguarda il trasferimento dalle navi cisterna, attraverso un oleodotto lungo circa 4 km, dei prodotti petroliferi e gas liquido alle aree di Deposito; un secondo, il trasferimento di olio combustibile e gasolio agli scali di Napoli e Salerno per il rifornimento di traghetti, aliscafi, navi da crociera e portacontainer”.
Inizia così la lettera della parlamentare che ricostruisce l’intero quadro di impiantistica a rischio ambientale.
“All’interno della linea di costa, in via Nuova delle Brecce, si trova il Deposito Fiscale della Q8: circa 1 milione di m2 di area tra gli edifici di direzione e di controllo, i 43 serbatoi per lo stoccaggio della “merce” e le 26 aree di carico delle autobotti per la distribuzione. A poca distanza poi, in via Galileo Ferraris, si aggiungono altri 18 serbatoi e 5 aree di carico nel Deposito ex Benit, sempre della Q8 e in cui vengono stoccati oli combustibili”, prosegue.
Poi al ministro riassume i dati delle quantità di gas che insistono sul territorio: “s Napoli Est sono presenti anche 4 società: Energas, Petrolchimica partenopea, Italcost e Eni che gestiscono il trasporto e lo stoccaggio di GPL dalle navi cisterna ai Depositi posti a pochi km dalla banchina. Ognuna delle società ha un proprio Deposito. Da qui riforniscono, attraverso autobotti, direttamente i loro clienti: piccoli serbatoi per civili, una serie di reti di utilizzatori, le loro stazioni di servizio (400 sul territorio nazionale. Il 50% del loro prodotto è GPL ‘combustione’ (riscaldamento, gas per cucina, agricoltura) e 50% è GPL “autotrazione” (carburante per auto). Ogni anno da questi Depositi si movimentano circa 850 mila tonnellate di GPL, il 25% del mercato nazionale”.
“Infine, la compagnia di Stato algerina, “Sonatrach”, ha acquistato, nel 2018, alcuni asset della società ”Esso” del Sud Italia, dando vita alla società “Sonatrach Raffinerie Italia” con sede ad Augusta in Sicilia. Nel porto di Napoli, la società possiede un Deposito attraverso cui movimenta prodotti raffinati bianchi, quali benzina, jet fuel e gasolio. Il mercato cui si rivolge è tutto il Sud e Centro Italia”, aggiunge Sarli.
La deputata ricorda al ministro della Transizuione ecologica la mobilitazione iniziata dai comitati del territorio “per ribadire la volontà di opposi alla richiesta di Via – Valutazione impatto ambientale presentata al ministero della Transizione ecologica, per l’istallazione di un deposito gas naturale liquefatto al Molo Vigliena nella Città di Napoli. L’impianto del GNL andrebbe a collocarsi sulla linea di costa più inquinata della Campania dove ci sono già una centrale a Turbogas e la piattaforma per lo scalo merci dell’area portuale. Tale progetto è voluto da due multinazionali come Edison e Q8”.
Secondo la parlamentare “prevedere un nuovo deposito con il GNL al Molo di Vigliena aggraverebbe tantissimo i rischi per la sicurezza dei cittadini dell’intera area. Le denunce su possibili incidenti, con conseguenti incendi, si sono levati da più parte, dalla società civile, dalle associazioni ambientaliste, dai comitati di cittadini, dalle forze politiche”.
In conclusione Sarli chiedo a Cingolani di aprire un confronto con le istituzioni locali e i comitati: “le chiedo, per questi motivi, se non intenda rivedere la scelta di localizzazione del deposito GLN, avviando un’opera di bonifica per la riconversione ambientale dell’intera periferia est della città di Napoli. Auspico, infine, l’avvio di un confronto con le istituzioni locali, con tutte quelle forze (civiche, ambientaliste, politiche) dell’area territoriale interessata all’insediamento deposito di GNL”.