Dopo l’interrogazione e l’accesso atti per avere notizie delle opere abbandonate nei sottoscala del Maschio Angioino e delle iniziative che si intende intraprendere, ancora l’amministrazione non fornisce alcuna risposta. A dirlo è sono i portavoce del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale Matteo Brambilla e Marta Matano.
Il Servizio Beni Culturali ha invece risposto di non avere l’inventario dei beni: “il primo di questi interventi consisterà nella ricognizione dei beni artistici depositati rispetto ai documenti inventariali in possesso: allo stato, non vi sono altri atti, oltre la deliberazione citata, concernenti l’argomento in questione”.
Brambilla e Matano annunciano di aver ripresentato, a Sindaco, Assessore alla Cultura e Servizio Beni Culturali, “una richiesta di accesso atti e di effettuare un sopralluogo per poter constatare l’effettivo stato dei luoghi”.
M5S ribadisce la richiesta alle di voler fornire copia di tutta la documentazione esistente: alla tipologia delle opere rinvenute nei sottoscala e dei loro autori; alle dimensioni e ai materiali di realizzazione; agli interventi di manutenzione dei locali dove sono collocate le opere; all’eventuale spostamento dei beni sia per porli al riparo sia per porli in ambienti più idonei alla funzione di custodia e archivio museale; se gli ambienti non sono accessibili, tali da impedire ad un parlamentare di svolgere il suo ruolo, si chiede di sapere come e chi è stato autorizzato ad accedere in locali pericolanti/pericolosi – violando le norma della sicurezza sul lavoro – e come si pensa di porre in salvo i beni artistici.
Inoltre gli esponenti pentastellati chiedono “di procedere, con estrema urgenza, all’inventario dei beni abbandonati nei sottoscala del Maschio Angioino, qualora non documentati”. Infine è stata inviata la richiesta di accesso ai locali in questione “concordando giorno ed orari con gli scriventi consiglieri”.