No al deposito di Gas naturale liquido. Lo hanno gridato 200 persone in corte per le strade del Corso San Giovanni a Teduccio. La manifestazione è stata promossa da un coordinamento “No Gnl” di comitati di Napoli Est e ha visto l’adesione anche di realtà cittadine per la difesa dell’ambiente e di altre periferie, oltre ad alcune formazione politiche come M5S, Potere al Popolo e Rifondazione comunista.
Il progetto di Gnl presentato dalle multinazionali Edison e Q8 è stato approvato ad agosto 2020 da Bruxelles e per il 14 giugno il ministero della Transizione ecologica dovrà dare il suo parere alla Valutazione di impatto ambientale. Contro l’ipotesi sono piovute le critiche della cittadinanza che denuncia le mancate bonifiche e i diversi impianti inquinanti della zona ex industriale: la stessa Q8 è sotto inchiesta per smaltimenton rifiuti tossici da un’indagine nata nel 2015. La stessa multinazionale è molto attiva sul territorio, soprattutto con attività di “informazione” nelle scuole dove i manager spiegano i concetti di “sicurezza e sostenibilità” del polo logistico di Napoli est, come raccontato da un articolo de Il Mattino.
Il senatore Vincenzo Presutto e la deputata Dorina Sarli hanno inviato informtive e richieste al ministero di fronte ai rischi ambientali di questo ennesimo progetto sulla costa orientale della città, sulla carta ci sono anche i no di Comune e Regione. Al ministro Cingolani la risposta.