RECOVERY, CARFAGNA: “RIMUOVERE OSTACOLI PER CHI VUOLE INVESTIRE NEL SUD”

CARFAGNA

“Nel mio mandato da ministro per il Sud e la Coesione territoriale sono impegnata, in sintonia con il presidente Draghi e in stretto raccordo con i colleghi ministri, nel cercare di superare pregiudizi e narrazioni negative sul Sud e valorizzare le grandi potenzialità e opportunità di cui il nostro Mezzogiorno è portatore. Ho ben presenti gli ostacoli e le difficoltà che si presentano a chi vuole realizzarsi individualmente e investire risorse ed energie nelle nostre regioni meridionali. Non si tratta di negarli, ma di affrontarli e cercare con tutte le forze di rimuoverli. E ciò che abbiamo iniziato a fare attraverso il Pnrr, operando sia sul piano finanziario sia su quello delle riforme”. Lo scrive il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, in un messaggio inviato all’imprenditore napoletano Riccardo Maria Monti in occasione della presentazione della sua associazione “Sud, perché no?” oggi a Napoli.

Per Carfagna “intervenire sulla pubblica amministrazione, la burocrazia, il fisco, le politiche attive per il lavoro è una precondizione essenziale innanzitutto per la realizzazione stessa del Piano, quindi per attivare i necessari investimenti privati, che affianchino quelli pubblici nazionali ed europei. L’azione che abbiamo deciso di intraprendere sulle es è l’esempio di un metodo, che dobbiamo riaffermare e allargare anche ad ambiti di intervento non compresi nel Pnrr: investimenti per potenziare le infrastrutture e per renderle più moderne e sostenibili, riforme per rendere più facili e convenienti le attività imprenditoriali, connessione con i territori 
circostanti per ‘contagiarli’ nello sviluppo. Di questa trasformazione sono chiamati a essere parte attiva i cittadini meridionali. Oggi e ancora di più domani, quando l’azione del Pnrr, ma anche di React-Eu e del ciclo 2021-2027 dei Fondi strutturali europei e del Fondo di sviluppo e coesione nazionale, avrà moltiplicato e reso più evidenti le potenzialità del loro territorio d’origine, in Italia e nel mondo”.

Il lavoro da fare, sottolinea Carfagna, “è tanto e certamente non si esaurirà con l’azione dell’attuale governo. Per questo, c’è ancora più bisogno di volgere rapidamente in positivo la consapevolezza del Mezzogiorno e la sua percezione esterna. Per passare da ‘Sud, perché no?’ a ‘Sud, perché sì!’. Non è un compito che la politica può 
realizzare da sola, senza il contributo delle imprese, delle parti sociali, dei cittadini in forma autonoma e associata”, conclude Carfagna.

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