
Nato a Palermo, dopo la laurea entrò in magistratura e per 12 anni fu sostituto procuratore a Trapani. Chiamato da Rocco Chinnici a investigare sulla criminalità siciliana, fu il primo a parlare di ‘Cosa nostra’ come “organizzazione parallela allo Stato”. Innovò l’attività investigativa, fu nominato “superprocuratore antimafia” e morì. Il 23 maggio ’92, lui, la moglie e 3 agenti della scorta saltarono in aria nella ‘strage di Capaci’. “Medaglia d’oro al valor civile” alla memoria, nel 2006 venne inserito dal settimanale ‘Time’ tra gli eroi degli ultimi 60 anni.