La Prefettura, sotto indicazione del Ministero del Lavoro, convoca per il 9 Giugno il Ministero stesso, la Regione Campania, la Città Metropolitana e il Comune di Napoli per affrontare l’emergenza lavoro e i percorsi formativi e d’inserimento al lavoro nei progetti di pubblica utilità.
È questo il tavolo chiesto e ottenuto dal Movimento disoccupati 7 Novembre che da mesi è in piazza tra Napoli e Roma chiedendo “di garantire salario ai disoccupati e servizi pubblici a seguito delle numerose interlocuzioni avute con il nostro movimento di lotta dei disoccupati organizzati”.
“Un passaggio che sicuramente per noi importante – dichiarano i disoccupati del Movimento – Abbiamo esperienza per non illuderci che un tavolo possa risolvere la nostra richiesta di salario e lavoro che rivendichiamo da anni ma sicuramente è un importante arma in più per mettere le istituzioni e gli enti dinanzi alle proprie responsabilità e proprie competenze affinché ognuno possa fare la propria parte per far partire un percorso positivo finalizzato al lavoro”.
In questi stessi giorni è arrivata una raffica di denunce e notifiche, processi al Tribunale e multe che colpiscono gli esponenti del movimento e tanti disoccupati. “La dimostrazione – continua la nota – che se da un lato hanno dovuto concederci questa convocazione dall’altra continuano a criminalizzare un movimento che per le istituzioni preoccupa perché potenzialmente punto di riferimento di tanti disoccupati, licenziati e lavoratori precari ancora non organizzati ma che la crisi capitalistica potrebbe portare su questo terreno. Oggi sono venuti lavoratori licenziati di Auchan, ex interinali di varie agenzie oggi senza lavoro, lavoratori licenziati che avevano contratti precari non rinnovati: figuriamo ora che sbloccheranno formalmente i licenziamenti”.
Cosa chiederà a quel tavolo il “7 novembre”? “Serve un piano straordinario per il lavoro basato sui bisogni sociali, le urgenze sociali, cioè anzitutto della classe lavoratrice, e quindi assumere l’interesse generale di tutta la classe, disoccupati ma anche occupati. È una indicazione che va ben oltre il 7 Novembre, e ben oltre Napoli. Per questo, tutta la mattina di oggi, abbiamo presidiamo Piazza Carità iscrivendo nuovi disoccupati perché se le istituzioni pensano che con poche briciole e illusioni possono chiudere il movimento a poche centinaia di persone per poi poterle portare ‘per vicoli e vicarielli’ e finti progetti come già successo, possiamo dire che abbiamo le spalle larghe e tanta esperienza”.
Insomma, la lotta non si ferma e nemmeno la piazza. Lo stesso 9 giugno il Movimento 7 novembre fa appello “a tutte le forze solidali, a tutte le realtà che vogliono sostenere la nostra giornata di mobilitazione durante il tavolo interistituzionale” con il concentramento in piazza Dante alle 10.