(G. M. ) – ‘O sai comme fa ‘o core. E anche come fa la mancanza dopo quel 4 giugno 1994. Sono 27 anni senza Massimo Troisi, attore e regista che ha saputo raccontare non solo Napoli ma tutto il Paese. Ha saputo disarcionare luoghi comuni, raccontare l’amore come chi vuole vivere “50 giorni da orsacchiotto”, denunciare i mali della sua città e dell’Italia con l’ironia e la delicatezza di una nuova figura intellettuale dopo quella di Eduardo.
Massimo e quella Napoli capace di elevarsi e di andare al mondo con una vera cultura popolare raffinata manca molto. Oggi siamo trafitti dal trash, dalla volgarità senza ironia e dal sorriso amaro di esasperanti “comicità” social.
Manca quell’eleganza tra le labbra strette di chi era orgoglioso di appartenere a questa terra senza mai agitare pizza, sole e mandolino. E forse ai napoletani vale proprio quello strepitoso monologo di Robertino