Quando la storia si ripete diventa una farsa. Mai frase fu più adatta per un monumento-non monumento che Napoli fa fatica a rendere patrimonio della propria storia. È il “Fortino di Vigliena”, dove il 13 giugno 1799 ci fu l’ultima, strenue, resistenza dei rivoluzionari della Repubblica partenopea di Eleonora Pimentel Fonseca.
Ogni anno il Comitato civico San Giovanni continua a tenere viva quella memoria e non solo. Grazie all’instancabile lavoro di ricerca di Vincenzo Morreale spuntò fuori lo scorso anno come nel 1891 un parlamentare del Regno d’Italia Matteo Renato Imbriani Poerio denunciò: “il Fortino sta per essere venduto, vogliono farne un deposito di petrolio”. Nel secolo successivo avvenne proprio questo, arrivarono il petrolio e anche i tragici fatti del 21 dicembre 1985 e ancora oggi un altro progetto di un deposito di Gnl potrebbe invadere quella linea di costa e quella storia.
Domenica 13 giugno alle 10 davanti ai resti di quel manufatto dove uomini e donne hanno pagato con il sangue la fede alle proprie idee si terrà una manifestazione promossa dal Comitato. Interverranno Sergio Marotta dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Renata De Lorenzo presidente della Società Napoletana di Storia Patria, Luigi De Falco presidente di Italia Nostra, Napoli e Salvatore Boggia presidente della VI Municipalità.