WHIRLPOOL, AZIENDA CONFERMA LICENZIAMENTI. FIOM: “VERTENZA CON PISTOLA ALLA TEMPIA”

Hanno bloccato autostrada e sono andati in corteo come negli ultimi due anni ma al tavolo Mise non è arrivata la notizia che aspettavano. “Non ci sta uno scenario per cui l’azienda non apra procedura di licenziamento a meno che non si trovi accordo su altro percorso tra oggi e il 30. La disponibilità dell’azienda a sedersi al tavolo per discutere di reindustrializzazione è vera, non notificheremo le lettere di licenziamento al termine della procedura tra 75 giorni ma provvederemo a fare uso degli strumenti previsti”.

Lo dichiara, secondo quanto si apprende, Carmine Trerotola in rappresentanza dell’azienda. Per Maurizio Landini “è una logica inaccettabile da una multinazionale che ha ricevuto dei finanziamenti” commentando negli studi di La7 la notizia.

“Noi siamo al tavolo e non rifiuteremo un confronto per trovare soluzioni al rilancio del gruppo. Per noi però a differenza dell’azienda il confronto finisce nel momento in cui azienda avvia procedura di licenziamento”. Così la segretaria nazionale Fiom Barbara Tibaldi al tavolo Whirlpool.

“Non è rispettoso per i lavoratori né per il governo – continua- continuare un confronto con una pistola puntata alla tempia. L’apertura della procedura è una linea spartiacque, superata la quale consideriamo finito il confronto. E gli altri stabilimenti Whirlpool, tutti, non lasceranno sola Napoli. Chiediamo- aggiunge la sindacalista- di confermare l’impegno nel nostro paese, ritenuto strategico e per noi Napoli fa parte di questo Paese! Auspichiamo anche che ci siano provvedimenti da parte del governo che portino a soluzioni i tavoli di crisi, ma se azienda vuole davvero continuare confronto deve ritirare la procedura di licenziamento e governo deve garantire la legittimità di questo tavolo bloccando comportamenti irrispettosi e scorretti”.

Insomma “Il governo deve sapere che se non proroga il blocco dei licenziamenti le crisi si risolveranno così, altro che virtuosismi. Diamoci un piano di lavoro, un ritmo ed un percorso con l’impegno di non chiuderlo drasticamente come sta facendo l’azienda”, è l’appello.

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