#VOTONAPOLI – INTERVISTA A GAETANO MANFREDI: “RICOSTRUZIONE PER TORNARE UNA GRANDE CAPITALE EUROPEA”

Gaetano Manfredi con il parroco della Sanità Don Antonio Loffredo

G. Manzo e T. Raio – #VotoNapoli è il format scelto da Sud Reporter per chiedere ai principali candidati sindaco delle prossime elezioni comunali quali sono le loro idee di città: Bassolino, Clemente, Manfredi e Maresca. Abbiamo scelto di lasciare fuori le dinamiche politico-elettorali che, nonostante abbiano la loro rilevanza, in questa sede lasciano spazio al pensiero diretto dei diretti interessati sul “che fare”. Dopo il “Rinascimento” e la “Rivoluzione” quale sarà la prossima parola d’ordine del futuro primo cittadino che dovrà amministrare Napoli dentro e oltre la pandemia. E ancora chiediamo sui temi legati ai giovani, alle periferie, alla visione urbanistica, alla sicurezza e alla criminalità organizzata fino al Recovery Plan.

Il terzo appuntamento è con Gaetano Manfredi, candidato della coalizione Pd-M5S, ex ministro ed ex Rettore dell’Università Federico II.

Rinascimento” e “Rivoluzione” sono due parole chiave di due esperienze amministrative negli ultimo 20 anni. Da sindaco quale parola sceglierebbe per il suo mandato? 

Sin dall’inizio ho evidenziato il tema della ricostruzione. Occorre ricostruire la città dalle sue fondamenta, alla luce delle conseguenze causate dalla pandemia al tessuto sociale oltre che alle relazioni personali, per risolvere i problemi concreti dei cittadini ma poi allo scopo di proiettarla nel futuro. 

Periferie, giovani e debito sono le questioni più ricorrenti nel dibattito politico su Napoli tra eredità del passato e il futuro post pandemico. Le sue prime 3 mosse in caso di elezione. 

La prima mossa necessaria è la riorganizzazione della macchina amministrativa in modo da poter garantire ai cittadini quei servizi minimi di cui hanno goduto in questi anni. Quanto alle diverse anime della città, a me non piace il concetto di periferia: stiamo lavorando per una Napoli policentrica, dove ogni quartiere abbia una sua vocazione sia culturale che economica. L’altro tema che ci sta molto a cuore, in tutti gli incontri che sto facendo emergere questa necessità, è la lotta alla povertà educativa: senza un piano per i ragazzi contro la dispersione scolastica e senza un sostegno alle fasce deboli, resteranno quelle sacche di sofferenza inaccettabili. L’ambizione è far tornare Napoli una grande capitale europea come testimonia la sua storia. 

Napoli e la camorra che controlla quartieri e soffoca attività produttive tra questione morale ed emarginazione sociale. Quale impegno può assumere da sindaco in 5 anni di amministrazione. 

Sul tema della criminalità organizzata serve il contributo di tutte le istituzioni. Partendo proprio dal contrasto alla povertà educativa, con un welfare inclusivo e concreto, possiamo sottrarre terreno alla camorra che insidia il futuro dei nostri ragazzi. 

Investimenti, piano urbanistico e Recovery Plan: quale visione di città e come sfruttare le risorse europee per innovare Napoli. 

Il Recovery rappresenta un’occasione unica da non perdere. Dobbiamo saper dimostrare di spendere bene le risorse europee che arriveranno. La visione che abbiamo è strettamente legata alla trasformazione digitale ed Ecologica, sono queste le traiettorie che potranno condurci a livello delle altre grandi città d’Europa. Sono sicuro che siamo all’altezza della sfida. 

Infine, una risposta per i napoletani: perché votare Gaetano Manfredi? 

Dobbiamo cogliere tutti insieme, con un progetto civico e politico allargato, una grande opportunità: trasformare finalmente Napoli, con la massima collaborazione istituzionale ma soprattutto con l’aiuto di ogni singolo napoletano

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