Si prospetta un Ferragosto di lotta, di resistenza, di coraggio e dignità alla Whirlpool di Napoli: ancora una volta, gli operai e le operaie si riuniranno in un presidio comunitario per trascorrere insieme – nella fabbrica che per molti rappresenta ancora più una “casa” che un luogo di lavoro – la domenica del 15 agosto.
I lavoratori di Whirlpool Napoli non mollano e lo dimostrano ancora una volta: a partire dalle ore 10,00 hanno organizzato un Aperitivo di Resistenza, per dimostrare nel giorno simbolico della festa che la dignità, il rispetto, il diritto al lavoro non può andare in vacanza. Per questo motivo, dopo 27 mesi di presidio e di lotta operaia, per il terzo anno consecutivo Ferragosto sarà ricordato in fabbrica, con ancora un appello forte e corale alle istituzioni e al Governo a non dimenticarsi della battaglia dei lavoratori “cancellati” dalla multinazionale. Perché, se è vero che il grido operaio parte da Napoli, la battaglia per il diritto al lavoro e alla tutela degli accordi di investimento nei territori è una questione che riguarda tutta l’Italia.
Le lavoratrici e i lavoratori di Whirlpool Napoli stanno combattendo da maggio 2019, da quando a pochi mesi dalla sottoscrizione di un accordo ai massimi livelli istituzionali, Whirlpool ha decretato con una X rossa la fine della fabbrica di Napoli. Una vertenza lunga e dolorosa che a luglio ha visto l’azienda avviare i licenziamenti dei 340 operai, 340 famiglie (più gli operai dell’indotto) che rischiano di essere l’ennesimo frutto della speculazione delle multinazionali.
Intanto l’azienda si è detta pronta a pagare le spese per la patente ad hoc, costo 6mila euro, agli ex lavoratori Whirlpool interessati dopo che il titolare di Napolitrans ha riferito di non trovare autisti nonostante lo stipendio da 3mila euro al mese: l’ostacolo sarebbe proprio il costo elevato per conseguire la patente dei mezzi pesanti.