
La corsa di Catello Maresca rischia una brusca frenata. Respinto il ricorso di ben 4 liste civiche tra cui le due che portano suo nome e quella della Lega di Salvini dal nome “Prima Napoli”.
Il magistrato ha commentato subito la sentenza del Tar: “una scandalosa decisione politica che sancisce la morte della democrazia: la forma non può vincere sulla sostanza. Si sta consumando un vero e proprio esproprio della sovranità popolare. Così si mette seriamente a rischio il diritto- dovere di migliaia di cittadini di esprimere il proprio voto. Andremo fino al Consiglio di Stato per far valere le nostre legittime aspirazioni a vivere in un paese democratico, lo facciamo per i napoletani e per tutelare la nostra squadra di uomini e donne di valore pronti a rimboccarsi le maniche per il futuro di Napoli. Sia chiaro che non rinunceremo ai nostri simboli e a fare campagna elettorale. Su questa storia di esclusione delle nostre liste è necessario fare chiarezza”.
Questo colpo di scena potrebbe mettere a rischio il ballottaggio per il centrodestra e aprire le porte a Bassolino per una sfida tutta di centrosinistra al secondo turno. Gli endorsement di esponenti storici di Forza Italia, le frizioni in Fratelli d’Italia e un clima di “sconfitta” potrebbe determinare un voto disgiunto con l’appoggio all’ex sindaco a porte di pezzi della coalizione.