Undici fermi per estorsione sono stati eseguiti a Ponticelli, quartiere orientale della città di Napoli e scenario di ripetuti episodi di violenza avvenuti nelle ultime settimane con l’esplosione di bombe e l’omicidio, lo scorso 6 ottobre, del figlio 23enne di un boss. L’operazione è stata condotta dagli agenti della squadra mobile di Napoli e dai militari del nucleo investigativo dei carabinieri di Napoli.
Tra le persone fermate ci sono Salvatore De Martino, 24 anni, e altri componenti dell’omonimo clan di Ponticelli, e i fratelli Eduardo e Giuseppe Casella, oltre a figure inserite nel cartello camorristico dei De Luca Bossa-Minichini-Casella. Si attende la convalida del fermo da parte del Gip del tribunale di Napoli. Contestati due episodi estorsivi in danno a una persona alla quale era affidata una piazza di spaccio e a un parcheggiatore abusivo.
I fermi, eseguiti in considerazione del pericolo di fuga degli indagati, rientrano nell’ambito delle indagini sulle rivalità tra i clan di camorra che si contendono il controllo delle piazze di spaccio di Ponticelli. L’escalation di violenze delle ultime settimane si ritiene, infatti, legata ad azioni ritorsive tra le diverse organizzazioni criminali i cui componenti condividono il timore di divenire bersaglio del cartello camorristico contrapporto