Asia Napoli, la società di igiene urbana del Comune, torna nel mirino del Movimento 7 novembre. Come ad aprile scorso i disoccupati tornano a contestare la decisione di rivolgersi a un’agenzia interinale per reclutare un centinaio di addetti alla raccolta ed allo spazzamento. Questa mattina il movimento ha svolto una conferenza stampa con presidio e successivo corteo nel quartiere San Giovanni a Teduccio dove ha sede la partecipata del Comune bloccando la viabilità sul ponte dei Francesi.
“I precari che preleveranno i rifiuti in città formalmente risulteranno dipendenti di WinTime – scrive il Movimento 7 novembre in una nota – l’agenzia interinale alla quale la società di igiene urbana del Comune di Napoli ha affidato la selezione dei netturbini. Svolgeranno però le stesse mansioni dei loro più fortunati colleghi inquadrati con contratto a tempo indeterminato da Asia. La storia non è passata inosservata ed ha suscitato la protesta e l’opposizione di alcuni tra i sindacati. Non solo noi abbiamo denunciato la situazione ma anche sindacati politicamente lontani”.
“È molto grave – aggiungono i disoccupati – che si risponda alla carenza di personale non con un regolare concorso possibilmente non in campagna elettorale, ma con lavoratori precari forniti da un’agenzia interinale e sotto inquadrati”.
L’Asia, guidata ancora dall’ex arancione Maria De Marco che oggi è molto vicina a “Napoli solidale” che sostiene il sindaco Manfredi, risponde che “non ha curato lei la selezione e che se ci sono irregolarità si denunciasse alla Procura della Repubblica”.
I disoccupati chiedono un incontro con l’azienda, il Comune e gli enti “sulla possibilità a questo punto di affidare a noi il lavoro di supporto ad Asia e valorizzare l’attività fatta in questo periodo estivo”.
“Quando si è svolta la selezione a Città della Scienza – sottolinea il Movimento – eravamo lì per contestare e per protestare. Tante persone erano in fila con la speranza di avere solo qualche mese di lavoro. Mentre alcuni esponenti delle forze dell’ordine erano impegnati a minacciare me di arresti improbabili ed ulteriori denunce, losche figure distribuivano chiaramente ai propri amici biglietti con le risposte delle domande ai test all’interno. Addirittura alcuni tra gli stessi funzionari della Digos presenti hanno detto di non avere mai visto una cosa tanto sfacciata”