Giornalisti minacciati: per il terzo anno consecutivo si confermano come le tre regioni più colpite Lazio, Campania e Sicilia.
Il Lazio, in particolare, è bandiera nera da cinque anni. Nel 2021 Ossigeno ha registrato 30 minacciati, pari al 22% e in Campania 19, pari al 14% del totale nazionale, in Sicilia 18 minacciati, pari al 13%. Interessante anche la percentuale in Lombardia e in Puglia, rispettivamente 11% e 9%.
In totale sono 301 i giornalisti e blogger colpiti da forme intimidatorie. L’abuso di denunce e azioni legali torna a risultare, come nel 2019, la tipologia di minaccia più diffusa, corrispondente al 48% (15% – 31%).
Questa macrocategoria comprende soprattutto l’abuso di querele per diffamazione, che nel 2021 sono state 32, e le citazioni per danni considerate strumentali. Gli avvertimenti, che nel 2020 rappresentavano la tipologia più diffusa, sono stati pari al 25% (56% – 38%). Per la maggior parte si tratta di minacce giunte agli operatori dell’informazione tramite i social media, ma non sono mancati insulti e minacce di morte.
Campania, Sugc: chiederemo osservatorio permanente al prefetto
I dati aggiornati del ministero dell’Interno sulle minacce ai giornalisti evidenziano un preoccupante incremento dei casi su tutto il territorio italiano. La Campania è al primo posto per quanto riguarda le aggressioni fisiche.
“È un allarme che lanciamo da tempo – afferma il Sindacato giornalisti unitari della Campania in una nota – e che abbiamo ribadito anche al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, durante l’incontro che si è tenuto lunedì scorso a Palazzo San Giacomo. È necessario che l’attenzione sul fenomeno sia alta, per questo scriveremo anche al Prefetto per chiedere un osservatorio permanente sul territorio. Il nostro appello ai colleghi è quello di denunciare sempre, il sindacato mette a loro disposizione un pool di avvocati specializzati”.