Com’era Napoli 40 anni fa? Francesco Esse è stato uno dei testimoni di quella stagione e ne parlerà sabato 22 gennaio alle 11:30 in Sala Assoli con il pubblico della rassegna “Il Sabato della Fotografia”. Esse ha accettato l’invito di sostituire Francesco Cito, appuntamento rinviato ai prossimi mesi.
Francesco Esse è un fotografo napoletano formatosi tra gli anni Settanta e Ottanta nel campo della fotografia industriale, di moda e di ricerca. Trasferitosi nelle Marche circa 20 anni fa, Francesco continua il suo lavoro nel campo della fotografia industriale e in quella di ricerca. Sabato parlerà anche del suo ultimo lavoro “ANIUOMINI”, singolare approfondimento del rapporto tra l’uomo e gli animali d’allevamento.
Francesco detto Franco Esse nasce a Napoli nel 1955, figlio di Emilia, nipote dello scultore A. D’Orsi e di Vincenzo, fotografo presso il ministero dei Beni culturali. Fin da piccolo apprende la tecnica fotografica collaborando con il padre. Si diploma al Liceo Artistico nel ‘73, dopo aver approfondito il suo interesse per la “figura” e la forma in ambito -fotografico e non. Si iscriverà ad Architettura frequentando fino al 78
A Berlino nel 1980, attraverso la rivista Kultur e il suo direttore Norbert Tefelski, inizia il lavoro sul grande formato “in studio”.
Nel 1984 realizza gran parte degli scatti per “Le guglie di Napoli. Storia e restauro”, Electa.
Nel 1991 la rivista DOVE pubblica un suo servizio sul Centro Direzionale e, il mese successivo, un reportage sulla Napoli monumentale vista dall’elicottero, materiale poi adoperato anche dall’editore De Rosa per una monografia sull’area del C.D.N.
Nel 1995 pubblica il volume “Storia del movimento operaio” su commissione della CGIL in occasione del centenario del sindacato.
Nel 1997 personale a Napoli dal titolo Fuori Tempo.
Nel 2006 su invito della Prisma realizza una istallazione fotoluminosa nel prestigioso cortile di Palazzo Reale a Napoli dal titolo “Omaggio a LE Corbusier”
Nel dicembre 2011 presenta all’Abbadia di Fiastra “ANIUOMINI” lavoro questo, che racconta l’intenso e amorevole rapporto che lega il contadino ai suoi animali (lavoro questo adottato dall’Accademia BB AA di Macerata).
Il sabato della fotografia rientra nel progetto “Movimenti per la fotografia” nato nel 2012 da una sinergia tra il MAV (Museo Archeologico Virtuale di Ercolano), camerachiaraimage di Pino Miraglia, e l’associazione culturale 180° Meridiano con lo scopo di diffondere la cultura fotografica nelle scuole.