NAPOLI, SCONTRO DOPO INTERVENTO IN GALLERIA. PLAUDE LA LEGA, PAP CHIEDE TAVOLO A TRAPANESE

Il day after della task force nella Galleria Umberto di Napoli. Plauso da chi voleva ristabilire il decoro, a partire dalla Lega di Salvini, e proteste da sinistra per lo sgombero dei senza dimora.

“Bene i primi interventi per la Galleria Umberto I. Accanto al contrasto agli elementi di degrado, al trasferimento dei clochard nelle strutture di ricovero, e al ripristino della sicurezza, c’è tuttavia la necessità di recuperare la visione e lo spirito per cui, alla fine dell’Ottocento, la Galleria è stata edificata. Per tale motivo invito il Comune e tutti gli altri player a cui sta a cuore il bene di Napoli, a guardare con attenzione e a firmare la petizione che ho lanciato sulla piattaforma change.org– La proposta è quella di coinvolgere, in sinergia con Governo, Regione e privati attraverso un concorso internazionale di idee, i maggiori brand, così da realizzare nei locali attualmente vuoti della struttura, un polo di attrattiva commerciale e che sia di reale rinascita anche sotto l’aspetto culturale e turistico. Bisogna volare alto, aprirci al mondo: solo in questo modo si può rilanciare Napoli nella dimensione delle capitali internazionali, che le compete”. Lo afferma Severino Nappi, consigliere regionale e coordinatore della città metropolitana di Napoli della Lega.

Di parere completamento opposto è Potere al Popolo che chiede all’assessore Luca Trapanese di aprire subito un tavolo: “questa operazione sembra uno spot che prova a dire: se ne vanno i clochard e il degrado finisce. Vogliamo ricordare alle istituzioni che il degrado non sono le persone che vivono in strada, ma le situazioni che le hanno portate lì: la povertà estrema e la mancanza di una rete di assistenza efficace.  Il comportamento del comune di Napoli è inaccettabile. Da anni attraverso diversi sportelli gratuiti e volontari, facendo rete con tante altre realtà presenti quotidianamente sul territorio napoletano, assistiamo persone senza fissa dimora accompagnandole nella ricerca di percorsi di autonomia e reinserimento, partendo proprio dallo sportello per il diritto alla residenza.  Chiediamo immediatamente un tavolo con l’assessore”

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