NAPOLI, SICUREZZA: SCONTRO NELLA QUARTA MUNICIPALITÀ, BOCCIATO ODG SIMEONE-STABILE

“Brutta pagina politica nella Quarta Municipalità”. A dichiararlo sono i consiglieri Armando Simeone (Con Bassolino) e Carmine Stabile (Clemente sindaco) che rappresentano di fatto l’opposizione di sinistra in quel municipio.

“La forte maggioranza con 22 consiglieri – dichiarano i due consiglieri – ieri mattina in aula all’apertura dei lavori si è presentata senza uno straccio di documento. Eppure l’Odg era uno di quelli caldi: sicurezza e legalità. I gruppi Bassolino e Clemente hanno presentato un atto di indirizzo di grande valore soprattutto per l’area di appartenenza: la piazza e il teatro di Eduardo de Filippo”. L

“indignazione e stupore sono stati alla base della valutazione del nostro documento da parte di un centro sinistra che ragiona ‘contro’ a prescindere”, dicono Simeone e Stabile dopo la bocciatura del documento che chiedeva anche l’intervento diretto del Questore e dell’assessore De Jesu.

“Eppure lo abbiamo scritto a chiare lettere che c’è già un tavolo con tutti i soggetti. Va solo incentivato e ripreso. Continueremo nel territorio ed in tutte le sedi a chiedere le telecamere nella piazza del grande Eduardo che sicuramente a questa municipalità avrebbe dedicato una sua bella pernacchia”, concludono Simeone e Stabile.

L’atto indirizzo approvato dalla Municipalità

La Municipalità ha approvato un indirizzo politico in cui chiede al sindaco Gaetano Manfredi di “istituire il Tavolo di osservazione in materia di sicurezza presso la IV Municipalità, così come sancito dall’art. 4 dell’Accordo sicurezza, al fine di individuare nell’immediato percorsi utili, condivisi per creare momenti di incontro, dialogo e collegamento con gli esponenti delle associazioni economiche, di categoria e di volontariato, con le parrocchie  ed i dirigenti scolastici”.

Poi viene chiesto di rinnovare del protocollo d’intesa “1000 occhi sulla città”, “strumento fondamentale per garantire la sicurezza cittadina attraverso la collaborazione tra gli Istituti di Vigilanza Privati e le forze dell’ordine, attraverso le segnalazioni di ogni anomalia rilevata che possa interessare l’ordine pubblico, non solo i reati perseguibili d’ufficio (obbligo già sancito dal codice penale per gli incaricati di pubblico servizio), ma anche fatti che possono pregiudicare la sicurezza urbana, stradale o i servizi pubblici essenziali, come eventuali fattori di degrado ambientale o sociale disponendo inoltre sinergia tra le centrali operative e garantendo la trasmissione di dati e informazioni utili”.

E ancora la maggioranza vuole “rafforzare l’illuminazione pubblica (art.6) ed i sistemi di videosorveglianza (art. 1), soprattutto nelle aree maggiormente soggette ad episodi di criminalità predatoria, alla prostituzione ed a fenomeni di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché aree soggette al degrado urbano ed alla deposizione illegale di rifiuti di ogni tipo, in particolare rifiuti speciali ed ingombranti”.

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