Con la convocazione del prefetto il prossimo giovedì 17 febbraio si chiude, probabilmente, una fase delicatissima della vertenza ex Auchan. I lavoratori lo stesso giorno saranno presenti in piazza prefettura a partire dalle 10:30 con Cgil.
“La vertenza ha avuto momenti drammatici e di forte scoraggiamento – dichiara Luigi Ditella, segretario Filt Cgil Basilicata – ma, al netto di qualche fuga in avanti alla ricerca di visibilità o di facili protagonismi, alla fine ha seguito l’iter del cronoprogramma uscito dal tavolo prefettizio del 22 dicembre. È stata la nostra azione a spingere l’assessorato regionale alle Attività produttive ad aprire un bando di reindustrializzazione di 8 milioni di euro”.
Oggi la criticità maggiore sta nel dover reperire le risorse per garantire ai lavoratori un minimo salariale visto che dall’1gennaio non percepiscono più nessuna forma di stipendio o di ammortizzatore sociale. Tuttavia i lavoratori continuano a rimanere legati con un contratto di lavoro alle varie cooperative del consorzio Cisa, nella speranza di una ripresa del lavoro da parte della stessa e nella speranza che, la società Margherita che ha rilevato Auchan mettendo in ginocchio i lavoratori, mantenga gli impegni presi sui vari tavoli del Mise e del prefetto.
Oggi i lavoratori sperano che da questa vertenza possa nascere un’opportunità, cosi come prevista dal bando, di riprendere l’attività lavorativa e di cambiare lo status del proprio rapporto di lavoro da soci lavoratori a lavoratori subordinati puri, senza rapporto associativo.
“La posizione della Filt Cgil è netta e precisa: chiunque sia il player, ciò che teniamo a cuore è la salvaguardia dei livelli occupazionali in qualunque situazione contrattuale i lavoratori si trovino. Oggi respingiamo ogni forma di indiscrezioni intimidazione o minaccia e tantomeno slogan che legano la salvezza dei lavoratori alla salvezza dall’azienda. Il 17 febbraio segnammo un punto zero di partenza: tutti i 127 lavoratori partono nelle stesse condizioni e per ognuno verrà valutata la posizione tenendo conto della proposta di Margherita legata agli impegni presi sulla ricollocazione e sugli incentivi”, conclude Ditella.