Abramo Customer Care: stato di agitazione e sciopero il 24 febbraio con manifestazioni sotto le sedi prefettizie di Crotone, Catanzaro e Cosenza. A proclamarlo sono le sigle di categoria dei sindacati Slc – Cgil, Fistel –Cisl e Uilcom – Uil.
A salutare con favore la mobilitazione dei lavoratori di Abramo è Filippo Sestito di “Un’altra Calabria è possibile”: “la vicenda della Abramo CC sembra fuori controllo ed a pagarne le conseguenze sono proprio i lavoratori che, è bene ricordarlo sempre, hanno sostanzialmente consentito all’azienda di raggiungere importanti traguardi e di consolidarsi nel mercato. Alla proprietà, a Catanzaro, di quei lavoratori che vivono una condizione di estrema precarietà senza certezze e senza garanzie non è importato nulla”.
“Insufficiente e scarso anche l’impegno messo in campo dai politici calabresi, sia quelli che siedono in Regione che quelli che governano gli enti locali – ha aggiunto Sestito – così come assordante è stato il silenzio delle altre istituzioni che non si sono interessate al dramma vissuto da tantissime famiglie. Non si può tollerare oltre una situazione del genere, bisogna trovare soluzioni idonee a tutelare la dignità dei lavoratori”.