Napoli, 8 marzo: occupato l’ex poliambulatorio e consultorio di Bagnoli chiusi da ormai alcuni anni. L’iniziativa è scattata poco fa contro la chiusura di una struttura che “privale abitanti e gli abitanti di un servizio essenziale e costringendoli a spostarsi in altri quartieri per poter accedere a un servizio che dovrebbe essere facilmente accessibile e garantito su tutti i territori: a maggior ragione dopo 2 anni di pandemia, dove si è resa evidente la mancanza di strutture e di presidi sanitari territoriali in seguito ai miliardi tagliati effettuati negli ultimi da governi di centrodestra e centrosinistra”.
“In particolar modo – dicono le femministe e le donne del blitz – la pandemia da coronavirus ha reso maggiormente evidente le contraddizioni di questo sistema sanitario chiudendo definitivamente i servizi ritenuti non fondamentali: il consultorio è fra questi. Le condizioni di genere continuano a pesare anche nell’accesso alla sanità così come ad ogni servizio sociale, nella condizione salariale e occupazionale, nei diritti sul lavoro così come nell’erogazione di ammortizzatori sociali e sostegni per la maternità”.
Questa mattina studentesse, disoccupate, lavoratrici e giovani del quartiere riaprono da sole uno spazio negato “per segnalare un vuoto che abbiamo deciso di riempire: oggi all’interno del consultorio si terranno diverse attività tra cui lo sportello psicologico ReciprocaMente”.