

“Il Comune, per una serie di questioni che derivano da un passato non recente, non solo non ha la disponibilità dei suoli, ma addirittura dovrebbe pagare 100 milioni per suoli che non sono più suoi. Una situazione che denota che come è stata gestita tutta questa questione negli ultimi 20 anni: non in modo ottimale e non nell’interesse della città”.
A parlare è il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, commissario di governo per Bagnoli, interpellato in merito all’ultima sentenza su Fintecna. “Noi ci opporremo in appello a questa sentenza, ma è chiaro che è anche un problema politico che va gestito a livello nazionale. Alla fine – spiega – pagano sempre i cittadini napoletani. Perciò credo che tutte queste azioni debbano essere improntate a una chiarezza e trasparenza nei confronti dei cittadini. Il tema dei contenziosi è molto complesso, ma questa è una questione su cui il Comune si farà sentire perché io non posso accettare che siano i cittadini napoletani a pagare dei soldi per terreni che non sono loro. Sono stati vittime di gestioni che non hanno portato a nessun risultato”.
«Questa è una sentenza che certifica quanto sia difficile la partita su Bagnoli, anche a causa di gestioni passate approssimative ed illogiche». Lo dice in una nota Catello Maresca, consigliere comunale di opposizione sulla questione.
«Ma questo purtroppo lo sapevamo – continua Maresca – È un campanello di allarme per la gestione commissariale Manfredi, che da oggi spero sia ancora più consapevole che è una questione che non può permettersi di affrontare da solo».
Per Maresca «l’inizio con nomine non condivise e poco funzionali al progetto e alle necessità non è stato dei migliori». «Speriamo – conclude – che il commissario straordinario abbia il buon senso di aprirsi alla città, alle altre competenze e alla collaborazione istituzionale. Senza questo non si va da nessuna parte».