NAPOLI, AL COMUNE CONFRONTO SU BAGNOLI: “VERO PROBLEMA BONIFICA DEL FONDALE MARINO”

Lungo confronto ieri in commissione Ambiente, presieduta da Carlo Migliaccio, con il sindaco Gaetano Manfredi, commissario straordinario di Governo per la bonifica di Bagnoli, e i due subcommissari Filippo De Rossi e Dino Falconio. Intervenuti anche l’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza e l’assessore all’Ambiente Paolo Mancuso.

Molti i temi sollevati dai consiglieri nel corso del dibattito. Gennaro Acampora (PD) ha parlato “dell’importanza di rinnovare l’impostazione del modello di gestione di Bagnoli, e della necessità di avere adeguate rassicurazioni ambientali sulla bonifica dell’area”. “Dopo tutti questi anni servono risposte urgenti sul destino della colmata – ha ribadito Aniello Esposito (PD) – un punto fondamentale che non può più passare in secondo piano”.

Su questi temi Filippo Rossi e Dino Falconio hanno illustrato nelle loro relazioni tecniche la progettazione in fieri e i possibili modelli di gestione amministrativa del sito di Bagnoli. La struttura commissariale si concentrerà su alcuni temi nevralgici, come gli espropri previsti dal Praru e il contenzioso in corso con altri organismi statali: “su questi aspetti delicati occorre cautela e gli opportuni approfondimenti. Illustrata in particolare la progettazione sugli scarichi a mare, rispondendo alle perplessità avanzate dal responsabile dell’Area Marina Protetta della Gaiola, Maurizio Simeone, per la tutela del tratto di costa fino a Nisida”.

L’assessore Cosenza ha evidenziato “l’importanza di stabilire interconnessioni tra gli interventi nel Sin e quelli esterni all’area, come ad esempio il potenziamento della linea 6 della Metropolitana, per ora finanziata fino alla stazione Campegna”. “Al momento – ha concluso – è stata finanziata la progettazione per la prosecuzione della linea,grazie a fondi Cipe”.

Il rebus bonifica

Il sindaco ha illustrato la strategia della struttura commissariale per la definizione degli interventi tecnici da effettuare. “Alcuni interventi sono già maturi per essere affrontati – ha affermato Manfredi – come la bonifica a terra, già finanziata, e la realizzazione, in un’ottica migliorativa, delle infrastrutture idrauliche per gli scarichi a mare. Ma ci sono altri aspetti fondamentali che richiedono interventi nel breve periodo e la ricerca di risorse adeguate, come il potenziamento della rete di trasporti su ferro e gomma. La grande incognita resta tuttavia la bonifica a mare, ha spiegato: finora si è solo discusso del recupero della balneabilità dell’area ma non è stata fatta una valutazione sui costi per realizzarla”.

“Il vero problema non è infatti la colmata – ha poi aggiunto – ma la bonifica dei 2,5 milioni di metri cubi di sedimenti che giacciono sul fondale marino, un’operazione molto delicata che richiede risorse che al momento non sono quantificabili. Per queste ragioni – ha concluso – nel breve periodo si procederà con i progetti per le infrastrutture e con le bonifiche a terra finanziate, nel medio periodo si affronterà il tema delicato della bonifica a mare e, nel lungo periodo, si valuteranno attentamente eventuali modifiche del Praru, possibili in virtù dei poteri derogatori concessi alla struttura commissariale, che richiedono tuttavia un quadro più preciso della fattibilità dei progetti e delle risorse necessarie per realizzarli”.

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