A Palermo non si sono ancora placati le acque agitate negli schieramenti di centrosinistra e di centrodestra. “Ancora una volta i partiti dimostrano poco interesse per la città e molta propensione per gli intrighi di Palazzo. Non a caso assistiamo a disinvolti passaggi di campo, come ha avuto modo di dichiarare il candidato Faraone che ha annunciato che il suo posizionamento politico scivola dalla sinistra alla destra, e ad un vero e proprio poltronificio barattando, già da ora, le candidature delle prossime elezioni regionali con quelle delle imminenti amministrative”. A parlare è la candidata sindaco Rita Barbera.
Il centrodestra “in frantumi” si ritrova con cinque candidati, uno perciascun partito, “costretti a correre a Roma alla ricerca di una soluzione unitaria che però avrà il sapore e l’odore dei palazzi del potere romani”.
«Palermo è stanca – ha dichiarato Barbera – di essere asservita a giochi politici e di potere che nulla hanno a che fare con il concetto di amministrazione della città».
Palermo sta vivendo una mancanza di sviluppo economico, una scadente qualità della vita, ricordiamo il 94°posto che “il Sole 24 ore” ci ha dato alcuni mesi fa, di poca sicurezza.
«Abbiamo bisogno di rivoluzionare il concetto stesso di politica. Un nuovo modo, quindi, di pensare a una politica fatta di lavoro quotidiano, impegno e buona amministrazione – continua la candidata sindaco – Il cambiamento deve passare anche attraverso modalità alternative e anche andare da sola, rivolgendomi direttamente a cittadini e cittadine stanchi e sfiduciati della politica tradizionale, può essere vincente. I movimenti civici rispondono alle richieste che la gente fa di trasparenza nelle scelte, di trovare risposte ai bisogni e quindi al bene comune».