The Swamp of East Naples. Environmental History of an Unruly Suburb” di Valerio Caruso, pubblicato a settembre (ISBN 978-1-912186-21-1 – (HB) – ), giovane storico nato nella zona orientale della città, propone una ricostruzione della storia ambientale della ex zona industriale: la “palude” che dalla stazione centrale arriva fino alla zona vesuviana. Ecco un suo estratto
Valerio Caruso – La storia contemporanea di Napoli Est non è né speciale, né unica: i suoi processi hanno dato forma ad una periferia grigia nelle immediate vicinanze della grande città meridionale, con la quale condivide problematiche ma ne alimenta le necessità.
Un ipotetico turista cercherebbe invano l’antico ecosistema naturale, un tempo splendido incontro tra ambienti costieri e palustri. Oggi, questo ecosistema è umiliato dalla sedimentazione storica di cemento, fumi, petrolio e veleni, generati dai principali attori della storia contemporanea dell’area, ovvero la manifattura e l’edilizia. In tutto il mondo, le aree periferica hanno attraversato i medesimi e profondi cambiamenti ambientali sotto la spinta di processi quali le transizioni energetiche, lo sviluppo economico industriale e l’urbanizzazione.
Compito dello storico è quello di interrogare le scelte umane che hanno portato a questi cambiamenti, attraverso lo sviluppo del contesto materiale e le differenti percezioni di natura, salute o produzione. Tutto ciò entra a far parte di una prospettiva diversa, ovvero riorientata sui processi ambientali, su due dei più caratteristici processi globali della modernità, quali la industrializzazione e la deindustrializzazione. In questi termini, la storia delle interazioni tra scelte umane e limiti ambientali del territorio di Napoli Est è segnata dalla transizione da una vera e propria palude ad una “palude” metaforica, spazio ambiguo caratterizzato da caos e disordine, ostilità e rischi, ma anche resistenza, dignità e speranza per il futuro.
Questo libro ricostruisce i fattori fisici e discorsivi che hanno portato alla definizione storica della “palude” di Napoli Est, a partire dal tardo Settecento fino al presente, analizzando il pensiero igienista e l’urbanistica locale, l’industrializzazione e la deindustrializzazione, i fattori di rischio ecologico e le proposte di riqualificazione.