Giuseppe Manzo – Vergognoso e ingiustificabile. Dopo l’1-3 di Bergamo il Napoli ha fatto 1 punto in 3 partite, di cui 2 in casa, subendo 7 gol e facendone 5 con Mertens, Insigne e Osimhen. Roma e Fiorentina sono crollate a Milano e a Salerno senza dare dimostrazione di essere squadroni. A 7 giornate dalla fine con un 1 punto dalla testa i tifosi meritavano altro. Dopo la vittoria dell’Inter di ieri a Empoli vincere serviva solo ad alimentare una flebile fiammella ma era un dovere farlo per quei 5mila supporter sotto la piogga e perchè in questa stagione il primato era a un passo.
Ora allenatore e società hanno deciso un ritiro permanente. Oggi gli errori erano tutti sul campo dopo quelli di Spalletti contro Roma e Fiorentina. Errori individuali e di una squadra che nel momento clou di una carriera per ogni singolo calciatore di questa rossa rappresentava un passo dalla storia.
I mondiali alle porte? Qualche contratto in scadenza o decisioni di andar via già prese da qualcuno? Sono tante le domande che meritano risposte perché errori visti oggi sono da serie D come quelli di Malcuit e Meret o il passeggio di troppi da alcune giornate. Senza Lobotka questa squadra si spegne come nel girone di andata, ma questo non basta a spiegare un vero e proprio disastro.
Spalletti che aveva parlato chiaramente di corsa scudetto si prende tutte le colpe come lo scorso anno ha pagato Gennaro Gattuso mentre in quel Napoli-Verona 1-1 in campo c’era i calciatori. “Questa gara mi sorprende – ha detto Spalletti – non si vedono molto finali come questo e bisogna parlarne. Sono cose che nel calcio succedono. Se non hai un carattere forte ci possono essere episodi che cambiano la partita, dovevamo tenere di più la palla che è la nostra qualità. Siamo andati in difficoltà come è successo oggi, abbiamo sbagliato il 3-0 ma già stavamo abbassando la nostra qualità. Se accade è responsabilità dell’allenatore, perchè è lui che valuta durante la settimana”.
Ora bisogna conservare almeno il 3° posto e la qualificazione Champions in un’ ennesima stagione da zero titoli. Da Sarri ad Ancelotti fino a Spalletti passando per Gattuso nessuno è riuscito a fare il miracolo perché in campo ci vanno i calciatori e le loro qualità. Questa squadra non può andare oltre questi obiettivi. Koulibaly, Lobotka, Mertens e Osimhen: ripartire da loro e rifondare tutto valorizzando i giovani come Zanoli, Gaetano e Ambrosino con acquisti di livello europeo.