NAPOLI, SFRATTO PER LE 20 BARCHETTE DI ARCIMARE: I PESCATORI CHIEDONO INCONTRO AL COMUNE

Questa mattina a Napoli si è svolta la protesta dei pescatori di Bagnoli. Riuniti nell’associazione ArciMare da oltre un ventennio per avere il giusto riconoscimento affinché potessero continuare ad esistere le vecchie tradizioni marinaresche del quartiere “senza scopo di lucro”. 

“Per anni (e ancora oggi) l’associazione si è aperta al territorio – scrive in una nota il comitato di Bagnoli – Per esistere logisticamente però non è stato mai assegnato un luogo definito da tenere le proprie barchette, ‘anima dell’associazione’,  che per anni sono state soggette a spostamenti sul tratto di costa a noi interessato. Come ultimo l’associazione è stata ospite del COMABA, un consorzio di privati che ancora oggi gestisce gli stabilimenti (lidi, ristoranti e discoteche…). Sul tutto il tratto di costa da Coroglio e Bagnoli, unica ad avere la concessione”.

Negli ultimi anni poi la sabbia fu definita inquinata, quindi da bonificare e mettere in sicurezza per un eventuale utilizzo. Il COMABA mise in sicurezza la parte pertinente ai propri interessi , ma sollevandosi delle responsabilità dell’area occupata dall’ associazione. 

“Da quel momento si è scatenato un ennesima persecuzione – continua la nota – l’associazione ignara e forse ‘consigliata male’, provvedette alla messa in sicurezza a proprie spese con degli intavolati, in modo da isolarsi dalla spiaggia ma non servì a nulla. Anzi fu ancora peggio perchè fu denunciata e portata in tribunale per abusivismo e occupazione di suolo”.

Ora la sentenza è giunta al termine con un ordine di sfratto esecutivo entro fine mese e “oltre alla delusione della decisione oramai incontestabile, alla preoccupazione che possa sparire ciò che per il territorio è vita”.

Vista la situazione, ex operai dell’Italsider oramai pensionati ed ultra 60enni, dovrebbero liberare l’area in questione senza saper dove poter “parcheggiare” queste 20 barchette di piccole dimensioni. L’abbandono significherebbe anche la fine dell’esperienza di tale storia ed associazione.

“Con la speranza di sensibilizzare gli organi competenti a trovare una soluzione – conclude la nota – chiediamo a stretto giro di lavorare per un incontro con l’amministrazione comunale e l’assessorato con delega al Mare oltre che con la decima Municipalità”

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