Napoli, minori a mano armata: arresto o denuncia ogni 36 ore. Pugnali, katane, mazze da baseball, bombe farcite di chiodi, kalashnikov, balestre, pistole artigianali, pipe bombs, fucili da cecchino. E ancora tirapugni di acciaio, coltelli da cucina, asce medievali, mitragliatori, bombe a mano e addirittura razzi, di quelli utilizzati nella guerra dei Balcani.
Si trova anche questo nell’elenco di sequestri messi a segno dai carabinieri del comando provinciale di Napoli. Nei primi cinque mesi del 2022, i carabinieri di Napoli e provincia hanno sequestrato 365 armi di varia natura: 158 da taglio, 123 da fuoco e 78 di quelle definite improprie: mazze, tirapugni, nunchaku e altre. Si parla di quasi 3 armi sequestrate al giorno, 365 potenziali minacce che si traducono in 153 denunce in stato di libertà per porto abusivo di armi e 37 arresti.
Tra questi anche minori: 37 quelli denunciati, 3 quelli finiti in manette. Un dato che racconta di un minore denunciato o arrestato ogni 36 ore.
“Alla luce della recente recrudescenza delle aggressioni fatte con armi in città e provincia, il comando provinciale dei carabinieri di Napoli – dichiara il generale di brigata Enrico Scandone all’agenzia Dire – ha incrementato i servizi di contrasto all’uso e al porto abusivo di armi. I più giovani, purtroppo, non si rendono conto che portare un coltello non è solo un reato. È pericoloso per gli altri e per sé stessi. Una lama può provocare gravi ferite o la morte di qualcuno. Puntando ai più giovani, stiamo attuando una campagna di sensibilizzazione e prevenzione. Anche nelle scuole. Invitiamo tutti, soprattutto i ragazzi, ad evitare il rischio dell’uso improprio di un coltello. Un coltello ferisce, un coltello uccide, un coltello provoca lesioni che possono essere permanenti. La vita non è un videogioco”.