G. M. – Le cessioni delle bandiere e le modalità. Oltre a Lorenzo Insigne sono quelle di Mertens e Koulibaly ad aver infuocato la piazza già delusa per aver visto sfumare la corsa allo scudetto ad aprile. Poi gli acquisti di Kvara e Olivera non scaldano il cuore nonostante il georgiano mostra numeri di alta scuola e ha le basi per diventare top player.
La (presunta) trattativa-Dybala è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La Joia poteva essere l’asso che placava gli animi e invece la sua scelta della Roma, squadra che non gioca nemmeno in champions, ha aperto un baratro tra De Laurentiis e i tifosi. Dimaro è stata la plastica rappresentazione di questo triste y final con il presidente chiuso in hotel e in piazza la contestazione a scena aperta di un tifo non organizzato ma quello da ritiro con famiglie e napoletani residenti al nord.
Siamo di fronte a un malcontento che ha “sfiduciato” anche la stampa sportiva con lo sviluppo di pagine social dedicata a una “contro narrazione” accusando i giornali di un racconto troppo pro-Adl.
Era già iniziato con #A16 il primo hashtag di contestazione civile, ora su twitter campeggia #VENDIEVATTENE in maiuscolo quasi a gridare la rabbia dei tifosi che hanno visto passare a Fuorigrotta campioni come Cavani, Lavezzi, Hamsik, Higuain, Jorginho e ancora Albiol tutti vincitori di trofei quando sono andati via da Napoli.
A Castel di Sangro sarà ancora più dura con la vicinanza chilometrica alla città e la possibilità che si faccia sentire il tifo organizzato durante le amichevoli internazionali al Patini. Deulofeu e Kim non basteranno, si è rotta la magia e nel 2024 la scelta di dover vendere tra Napoli e Bari porta sempre di più in direzione A16.