Questa mattina l’Unione Sindacale di Base, ad un anno esatto dalla morte di Emanuele Melillo, ha effettuato un presidio a Capri, presso Marina Grande, sul luogo dell’incidente in cui perse la vita il giovane autista dell’ATC.
Il presidio, raggiunto con corteo partito dallo stazionamento dell’Atc fino ad arrivare sul luogo dell’incidente, ha visto la partecipazione di molti cittadini, lavoratori e colleghi di lavoro. All’iniziativa erano presenti anche i parenti di Emanuele, tra cui la figlia.
L’USB, alle Istituzioni presenti sul posto, tra cui i Sindaci di Capri ed Anacapri, così come fatto sin dal giorno della tragedia, ha chiesto “di fare luce sulle reali cause dell’incidente, individuando i responsabili ed eventuali omissioni che, allo stato, vede indagate 7 persone”.
La manifestazione si è conclusa con i partecipanti che hanno posto un mazzo di fiori ed affisso uno striscione sul luogo dell’incidente in memoria di Emanuele. I colleghi dell’ATC in servizio hanno indossato un fiocco nero in segno di lutto sulle proprie divise.
“L’USB – affermano Adolfo Vallini e Marco Sansone – continuerà a chiedere verità e giustizia per l’ennesimo omicidio sul lavoro che sarebbe potuto (e dovuto) essere evitato se solo le Istituzioni preposte fossero intervenute dopo le nostre denunce sulla mancanza di sicurezza stradale legata al trasporto di persone, ma anche di merci e bagagli”.