G. M. – Ieri il vasto incendio che si è sviluppato in un deposito di un’azienda di legnami ad Afragola, al confine con Cardito, nella provincia nord di Napoli. Il fumo è visibile a distanza di chilometri e un’alta colonna di fumo si è levata in cielo per l’ennesima notte di puzza acre per i cittadini.
Questa rogo ha preso le aperture dei giornali on line la cronaca in terra dei fuochi è quella di una normalissima estate fatta di uno e più incendi quotidiani. I cittadini segnalano costantamente sulla pagina Terra Nostrum e, partendo dal rogo di Scampia di una settimana fa, sempre ieri ci sono stati altri “fumi neri”.
“Alle 13 di venerdì 29 luglio asse mediano altezza uscita Acerra”. “Ancora da Lago Patria litorale Domizio ore 13:15 di venerdì 29 luglio”. Dal tardi pomeriggio di giovedì 28 luglio alla mattina venerdì 29 luglio, “non si può respirare dalla puzza atroce di bruciato acre”. Ancora questa mattina sono segnalati roghi tossici ovunque su tutto il territorio della Terra dei fuochi, una situazione allucinante del tutto fuori controllo. Da Lago Patria, passando da Ischitella, Giugliano, Parete, Trentola Ducenta, Lusciano, Aversa”.
Un intero territorio vive l’incubo quotidiano e documentato da foto e video: l’area metropolitana tra Napoli e Caserta si trasforma in una camera a gas tra roghi e caldo torrido. Nonostante il lavoro di controlli e sequestri questo fenomeno continua indisturbato mettendo costantemente a rischio la salute dei cittadini.