Giuseppe Manzo – Zero e zero tra Fiorentina e Napoli in una gara dove i corpo a corpo sono stati protagonisti più del gioco. Marinelli arbitra all’inglese facendo correre e facendo arrabbiare sia una parte che l’altra in campo e in panchina.
Partita ostica e fisica, azzurri imbrigliati dai Viola al Franchi. Italiano mette in campo marcature serrate per frenare la fonte di gioco di Lobotka e Anguissa, anche con le maniere forti di Amrabat uomo ovunque. Dodò è un gigante e annulla Kvara, troppo timido in alcuni frangenti.
La Fiorentina prova soprattutto con Sottil ma la difesa e Meret sempre attenti, il Napoli spreca alcune situazioni favorevoli in contropiede ma senza mai rendersi molto pericoloso come nel caso del gol annullato a Osimhen.
Nella ripresa ci prova Rahmani di testa, dopo il gol fallito a due passi di testa da Lozano, Spalletti cambia modulo con Raspadori ed Elmas passando al 4-2-3-1 con Kvara e Zielinsky e poi anche con Ndombele e Simeone che sostituisce il centravanti nigeriano.
Gli azzurri si vivacizzano con Politano e ci provano ancora con Raspadori che con un sinistro costringe Gollini alla parata in corner. Poi tanta confusione ed errori da una parte e dall’altra con passaggi sbagliati e falli di frustazione. Finisce a reti bianche, giusto così.